Ecco una sintesi dei principali incentivi previsti dalla norma vigente per la stabilizzazione occupazionale nel 2023:
Apprendistato
È un contratto di lavoro finalizzato alla formazione, consente uno sgravio fino al 100% dei contributi e una retribuzione ridotta. Può essere rivolto ai giovani per il conseguimento di una qualifica, professionalizzante, di alta formazione, o senza limiti di età per i beneficiari di un trattamento di disoccupazione.
Assunzione giovani
In caso di assunzione a tempo indeterminato di giovani under 30 mai stati titolari di rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato è possibile usufruire di un esonero contributivo del 50% fino ad un tetto annuo di 3.000€ per 36 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato. In via sperimentale e in attesa di autorizzazione della Commissione Europea e delle istruzioni operative Inps, l’esonero è esteso ai giovani under 36 fino al 100% dei contributi per un massimo risparmio contributivo annuo di 8.000€ per 36 mesi.
Decontribuzione Sud
Interessa i datori di lavoro (esclusi enti pubblici) che hanno un’unita operativa in una delle seguenti 8 Regioni tra Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Il lavoratore non deve avere particolari requisiti e l’esonero contributivo ( 30% fino al 2025 – 20% nel 2026/27 – 10% nel 2028/29)spetta a prescindere dalla tipologia di assunzione. Attualmente operativo fino al 31.12.2023.
Percettori indennità Naspi
Ai datori di lavoro che assumono a tempo pieno e indeterminato un soggetto percettore di naspi spetta un incentivo economico pari al 20% della naspi a cui il lavoratore avrebbe avuto diritto.
Assunzione over 50 in stato di disoccupazione attestato dal centro impiego competente
Riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato o 18 mesi se assunzione a tempo indeterminato.
Assunzione donne di qualsiasi età prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi ovunque residenti o 6 mesi se residenti in aree svantaggiate o impiegate in settori economici caratterizzati da disparità di genere
l datori di lavoro che assumono donne con le caratteristiche sopra descritte a tempo indeterminato o determinato possono usufruire di una riduzione del 50% dei contributi previdenziali e assicurativi senza tetto massimo per massimo 18 mesi in caso di contratto tempo indeterminato. In via sperimentale per le assunzioni o trasformazioni fino al 31.12.23 l’incentivo è elevato al 100% dei contributi previdenziali nel limite massimo di 8.000€ annui fino ad un massimo di 18 mesi in caso di contratto a tempo indeterminato Per poter usufruire dell’incentivo siamo in attesa di autorizzazione della Commissione Europea e delle istruzioni operative Inps.
Assunzione lavoratori in CIGS
Per 12 mesi la quota di contribuzione a carico del datore è ridotta come per gli apprendisti. Sono inoltre previsti specifici incentivi in caso di lavoratori in CIGS con accordo di ricollocazione e in via sperimentale con accordo di transizione occupazionale.
Assunzione percettori reddito di cittadinanza
In caso di assunzione a tempo pieno e indeterminato e dal 2022 anche a tempo determinato o part time al datore spetta un esonero sui contributi previdenziali e assicurativi c/datore e lavoratore fino a 780€ mensili per un minimo di 5 mesi e un massimo di 18 mesi (il periodo coincide con la differenza tra le mensilità spettanti e quelle percepite). In via sperimentale per il 2023 l’esonero potrà essere del 100% per un massimo di 8000€ annue e per 12 mesi sui contributi previdenziali a carico datore, questa opzione non è- attualmente operativa.
Altri incentivi sono previsti in caso di assunzione lavoratori svantaggiati per le cooperative sociali di tipo B disabili, detenuti, lavoratori in sostituzione maternità per datori di lavoro con meno di 20 dipendenti.
Inoltre, la normativa prevede uno sgravio contributivo dell’1% fino ad un massimo di 50.000 annui rivolto alle aziende in possesso di certificazione di parità di genere attestante che sono state adottate misure volte a prevenire la discriminazione di genere e promuovere la presenza equilibrata di uomini e donne nei diversi livelli e settori d’impresa. Ad esempio favorendo l’equilibrio tra vita lavorativa e familiare, pari retribuzioni tra uomini e donne che svolgono lo stesso lavoro, la prevenzione del mobbing.
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Siamo a disposizione per una consulenza specifica al fine di valutare le condizioni soggettive e oggettive per fruire dei benefici contributivi e consentire al datore di lavoro un abbattimento del costo del personale.