Ci occupiamo di consulenza del lavoro per aziende e lavoratori
Chi è e cosa fa il Consulente del Lavoro
Figura del CdL
Rispetto ad altre figure professionali, come commercialisti e avvocati, la figura del Consulente del Lavoro ha radici relativamente recenti: è “solo” dal 1979 infatti che la L. 12/79 riconosce ufficialmente, e con riserva di legge, questa professione a cui viene assegnato un ruolo predominante nella gestione degli adempimenti in materia di lavoro, previdenza e assistenza sociale dei lavoratori dipendenti.
Numerosi interventi normativi hanno attribuito alla figura del CDL una funzione strategica di assistenza per l’impresa, non solo nell’ambito del diritto del lavoro e legislazione sociale ma anche nella fiscalità e gestione di situazioni di crisi o insolvenza.
Il CDL opera oggi in un quadro di attribuzioni complesso che lo possono vedere impegnato nel:
- patrocinio, rappresentanza e assistenza in giudizio per il contenzioso davanti alle Commissioni tributarie
- apposizione del visto di conformità e asseverazione dei dati contabili delle aziende
- funzioni in materia di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e istituzione presso i Consigli Provinciali dell’Ordine delle Commissioni di certificazione dei contratti di lavoro
- la carica di sindaco nelle società commerciali
- la lotta al riciclaggio
- partecipazione alle commissioni di certificazioni di contratti, istituite presso i Consigli Provinciali dell’Ordine
- la facoltà di assistere sia il datore di lavoro che il lavoratore nell’ambito del tentativo preventivo di conciliazione nei licenziamenti c.d. economici
- numerose attribuzioni previste dal Job Act soprattutto nelle procedure di deflazione del contenzioso in materia di lavoro e previdenza, con facoltà di assistenza sia delle imprese che dei lavoratori
- funzioni di curatore, commissario giudiziale e liquidatore dal nuovo codice della crisi e dell’insolvenza
Come si diventa CdL
Per poter entrare a far parte dell’ordine professionale dei Consulenti del Lavoro, serve un percorso formativo di tipo universitario. Dopo aver analizzato la L. 12/79 è facile capire come il professionista Consulente del lavoro, al pari di altri professionisti nei rispettivi settori, abbia ampi compiti e responsabilità, a maggior ragione in presenza di una riserva di legge. Questi compiti e responsabilità rappresentano lo specchio di un interesse pubblico, basti pensare che la Costituzione all’art. 33 recita “E` prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale” e che l’art. 348 del C.P. disciplina una specifica figura di reato: “Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 a euro 516”.
Codice deontologico
Alcune garanzie degli interessi generali connessi all’esercizio della professione:
- Art. 1 Il Consulente del Lavoro, in ogni sede, tutela la legalità e la dignità del lavoro, tenuto conto del rilievo costituzionale e sociale dei contenuti a fondamento della professione.
- Art. 4 Dovere di dignità e decoro
- Art. 5 Dovere di lealtà e correttezza
- Art. 6 Dovere di fedeltà
- Art. 7 Dovere di indipendenza e diligenza
- Art. 8 Dovere di riservatezza
- Art. 9 Dovere di competenza
- Art. 11 Il Consulente del Lavoro è tenuto a stipulare idonea assicurazione per i danni derivanti al cliente dall’esercizio dell’attività professionale, comprese le attività di custodia dei documenti.
Codice deontologico approvato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro
Contattaci per una consulenza sul tuo lavoro
Ilaria Filacanapa
Consulente del lavoro
